Trekking in montagna: da dove iniziare?

Vuoi cominciare a fare trekking in montagna ma non sai da dove iniziare?

Di seguito 5 punti da considerare prima di partire per la tua prima escursione!

Trekking: come iniziare?

COME ALLENARSI

L’allenamento migliore ovviamente è sempre quello sul campo, quindi prendere e partire per la prossima escursione, iniziando dalle più facili via via salendo di livello; questo poiché ogni percorso all’aria aperta ha delle specifiche difficoltà e caratteristiche di cui parleremo nei prossimi paragrafi, che spesso non possono essere riprodotte in un allenamento in palestra o a corpo libero. 

Tuttavia esercizi quali camminate in piano o in salita, potenziamento di gambe, addominali, glutei e schiena possono essere di grande aiuto. Altro allenamento utile può essere una qualsiasi attività aerobica o cardio, che allena sia il nostro corpo che la nostra mente a svolgere attività sotto sforzo. 

Se non avete troppo tempo per allenarvi provate a rendere la vostra vita di tutti i giorni un po’ più attiva.. magari scegliete le scale piuttosto che l’ascensore la prossima volta!

La verità è che per cominciare non è necessario nessun tipo di allenamento particolare, ma più si va avanti più ci si accorge che allenarsi ci aiuta a faticare di meno e ad aumentare man mano la difficoltà dei percorsi da intraprendere.

COME VESTIRSI E COSA PORTARE

Fare trekking non richiede un dress code particolarmente ricercato, tuttavia ci sono alcuni importanti aspetti da considerare. 

Il capo d’abbigliamento più importante sono certamente le scarpe. Il paio sbagliato di scarpe potrebbe non solo provocarvi vesciche e mal di piedi ma anche influire sulla vostra andatura, la quale a sua volta può avere conseguenze sulla postura del vostro corpo. 

Le scarpe da trekking dovrebbero avere una suola ergonomica all’interno e con un bel grip all’esterno (per grip si intende la presa della suola su terreni irregolari e scivolosi), materiale resistente o addirittura waterproof e una forma che avvolge bene il piede senza costringerlo. 

Una scarpa come si deve può essere davvero la vostra migliore amica quindi non sottovalutatela. Stessa cosa vale per le calze.

Per quanto riguarda l’abbigliamento credo che la scelta sia spesso soggettiva: c’è a chi piacciono indumenti più attillati e a chi più comodi, c’è chi preferisce i pantaloni corti e chi lunghi.. ci sono alcuni capi però che non possono mancare nello zaino di ogni escursionista, come una giacca a vento impermeabile che ripara da vento, freddo e pioggia. 

Per quanto riguarda le marche, io solitamente punto su scarpe, zaini e giacche di qualità, mentre per il resto dell’abbigliamento vanno benissimo anche gli indumenti di negozi come decathlon.

Oltre ai vestiti anche gli accessori possono fare la differenza. Uno zaino ergonomico o un paio di bacchette possono essere dei buoni acquisti per rendere le vostre passeggiate più semplici. M

entre per quanto riguarda la sicurezza è consigliato durante ogni trekking fornirsi di una torcia frontale, un mini kit di primo soccorso (cerotti, bende, crema per scottature e/o insetti, coperta isotermica tra i principali) e un gps ( anche quello del telefono può andare). Anche durante passeggiate non impegnative è sempre bene essere preparati per eventuali disavventure.

 

Sulla Via degli Dei (clicca la foto per leggere l'articolo)

CHE PERCORSO SCEGLIERE

La scelta del percorso varia in base alla sua difficoltà, la quale dipende da diversi fattori, come ad esempio la lunghezza del percorso, il dislivello (altitudine), le caratteristiche del percorso (tipo di terreno, esposizione sia alla luce che al vuoto, ad esempio per la presenza di dirupi), la prossimità di rifugi o attività in genere e l’altitudine alla quale si deve camminare.

Altro fattore importante ma più soggettivo è la mentalità dell’escursionista. Un escursione in montagna richiede spesso un importante sforzo fisico, spesso per diverse ore, al quale non solo il corpo non è abituato ma neanche la mente.

 Quando si fa una attività nuova il nostro cervello inizia a mettere in dubbio nostre le capacità e tale attività risulta molto più complessa di quanto in realtà sia per noi. 

Con questo non voglio spaventare nessuno, ma penso sia utile essere consapevoli che pur essendoci innumerevoli percorsi fattibili anche da principianti, non vuol dire che siano sempre facili. L’impegno fisico c’è, ma se ne si è consapevoli e si ascolta il proprio corpo si possono raggiungere ottimi risultati già dalle prime uscite.

Detto ciò per valutare il livello di un escursione bisogna analizzare i dati sopra elencati e valutare in base alla propria esperienza quale sia il livello adatto a noi; più il dislivello è elevato, più sono i chilometri, più il sentiero è irregolare e più il percorso sarà complesso. 

Anche in questo caso la miglior cosa è partire dal facile e via via aumentare di livello. Tuttavia orgoglio e tenacia sono ottimi alleati per sperimentare sentieri più difficili già dalle prime uscite!

COME CALCOLARE I TEMPI

Per quanto riguarda i tempi di percorrenza, ogni percorso, soprattutto se tracciato, ha indicati lungo i suoi sentieri i tempi necessari per arrivare ai vari punti di riferimento (rifugi, vette, etc..). 

Normalmente questi calcoli vengono fatti considerando un passo medio-lento, quindi dovrebbero essere realistici per tutti. 

Tuttavia in tali calcoli non vengono considerate eventuali pause o imprevisti, per questo è sempre meglio partire presto per le gite in montagna, perché il ritardo sulla tabella di marcia per qualche motivo è sempre un grande classico.

Un altro modo utile per informarsi su tutte le specifiche di un percorso è cercare online la cosiddetta relazione, dove altri escursionisti danno il loro feedback sul percorso e elencano eventuali difficoltà da loro incontrate.

Escursione alla Grigna Meridionale (clicca la foto per leggere la relazione)

CHE CIBI PORTARE

Durante un’escursione si ha bisogno di molta energia da bruciare e liquidi da reintegrare. Questo si traduce in spuntini ad alto contenuto energetico come ad esempio cioccolata, frutta secca o anche un panino; mangiare poco per volta è un ottimo metodo per dare al proprio corpo l’energia di cui ha bisogno nel momento in cui ne ha bisogno, senza sentirsi appesantiti.

Anche se è giusto non abbuffarsi, è anche altrettanto importante mangiare la giusta quantità di cibo, poiché se non si hanno le energie sufficienti per affrontare il percorso, sia il nostro corpo che la nostra mente potrebbero metterci in difficoltà, non avendo la forza necessaria per farci andare avanti.

Pronti per partire per la prossima escursione?

Allora alla prossima e.. ci vediamo in giro!